Bene.
Finito – o quasi – di traslocare…
Finito – o quasi – di fare la spola tra Torino e Urbino…
Finito – o quasi – di allestire la Mostra di Grafica Giapponese per gennaio 2010…
Superate le malinconie e lo stress da trasloco…
Considerando che il previsto corso sul Taoismo, seconda edizione, è saltato per mancanza di studenti (ma chissà che in primavera…), mi pare il caso di cominciare a mettere giù un po’ di materiale per il corso di Cultura Zen, il cui inizio è ancora previsto per il 26 di gennaio 2010.
A breve metterò in piedi anche una pagina di supporto, come quella preparata per il rimandato corso sul Tao.
Comincio col segnalare un paio di testi consigliati.
Consigliati, badate bene, non obbligatori – qui di obbligatorio non c’è nulla.
Sullo zen si è pubblicato a carrettate e gli scaffali delle librerie gemono sotto al peso di testi dall’utilità piuttosto dubbia.
Scopro ad esempio il recentissimo “L’ arte zen della direzione aziendale. La pratica del mind management per l’eccellenza delle risorse umane”, e non nascondo una certa perplessità, mista ad un certo divertimento.
Meglio restare aderenti al vecchio principio di consigliare libri poco costosi e ben scritti, possibilmente tascabili.
Il testo ideale sarebbe La Cultura Zen, di Thomas Hoover, pubblicato una ventina d’anni or sono da Mondadori negli Oscar ed apparentemente non più disponibile.
Un vero peccato.
Non mancano comunque le alternative…
Alan W. Watts, Lo Zen, edito da Bompiani, è ingannevolmente esile e si può acquistare per meno di cinque euro. Offre una buona panoramica sulla storia e sulla pratica dello zen.
Altrettanto facilmente disponibile è La Via dello Zen, sempre di Watts, probabilmente il testo di riferimento in tascabile per ciò che riguarda lo zen. Lo pubblica Feltrinelli e viaggia ben al di sotto dei dieci euro.
Non è proprio una lettura leggerissima, ma in mancanza del testo di Hoover, questo è in assoluto il meglio offerto dal mercato a questo livello.
Vale la pena di menzionare il volume del Dizionario delle Religioni della Electa dedicato allo Zen.
Due i gravi “difetti” di questo splendido volume – il primo è il prezzo (22 euro), il secondo è il taglio decisamente troppo religioso del materiale presentato.
Ma vista la collana…
Per il resto, come già detto in passato, libro bellissimo, con un sacco di splendide illustrazioni, vale davvero la pena.
Per i più avventurosi, due titoli come extra.
Un Fiore non Parla, di Zenkei Shibayama è una bella collezione di saggi sullo zen, forse un po’ meno paludati dei classici saggi di D.T. Suzuki, e a gennaio ruberemo a man bassa da queste pagine. Pubblicato da Oscar Mondadori nel 1999, dovrebbe essere ancora relativamente facile da reperire (chissà).
Per chi volesse invece gettare ogni indugio al vento e saltare a pié pari la teoria, La Via senza Testa, Lo Zen e la riscoperta dell’ovvio, di Douglas Harding, pubblicato da Astrolabio, è una scelta quasi obbligata.
Neanche 100 pagine, scritto con stile divertito, questo rimane un testo per i più coraggiosi.
Ma non manca di ripagare lo sforzo di leggerlo.
Prossimamente – una carrellata sulle risorse online.
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